venerdì 27 agosto 2010

A la Vuelta


Ci siamo, domani comincia La Vuelta a España la corsa a tappe più sottovalutata del circuito. Non provate a dirmi che non è vero, perché vorrei sapere chi di voi conosce i vincitori delle ultime edizioni della corsa iberica, mentre sono sicuro che quelli del Tour conoscete l'albo d'oro almeno dai tempi di Hinault.
Qui mi occuperò delle novità della corsa e non mi soffermerò quasi per niente sulla sua spettacolarità, amo il percorso spagnolo con i picchi dati dai sempre splendidi Pirenei e dalle Sierras, luogo di origine del Jamon Serrano, ma questa è un'altra storia.
Dicevo, corsa piena di novità quella di quest'anno, a cominciare dal cambio di colore di tutte le maglie che determinano i primi in classifica. Abbandonate maglie Oro, Azul e Naranja, per i leader della generale, classifica a punti e scalatori, si passa al Rosso, Granata e Verde. Questa è una vecchia storia per la corsa iberica, non è la prima volta che cambiano i colori delle maglie, speriamo solo questa volta possa essere definitiva.
Altra novità per il giro è il cronoprologo a squadre che quest'anno si correrà a Siviglia in un circuito di 13 chilometri per il centro della città simbolo dell'Andalusia e del caldo. Infatti, vista anche la temperatura, che in questa stagione supera agilmente i 40 gradi, il prologo partirà alle 22. Lo spettacolo sarà sicuramente suggestivo con scenari splendidi nel caldo della notte sevillana fra la Giralda e il Guadalavir. Contentissime saranno sicuramente anche le zanzare.
Un'altro aspetto interessante della gara sarà una salita inedita nel percorso. Nel Cuore delle Asturie, Cotobello traguardo di arrivo della 16esima tappa partita da Gijon. 1.186 Metri, pendenze simpatiche dopo una tre giorni di montagna. Sarà molto divertente.
Ultima interessante novità è il carattere sostenibile che l'organizzazione vuole dare alla corsa con iniziative interessanti, tipo: illuminazione del prologo solo attraverso lampioni a LED (mah), distribuzione di Borracce biodegradabili (ma non in tutte le tappe), impegno a lasciare la strada pulita come l'avevano trovata (non vedo l'ora di vedere mister 60% Bjarne Riis pulire i bisogni dei Fratelli Schleck), sostegno all'organizzazione di importanti aziende produttrici di Energia (ah ecco la questione sono i soldi non proprio la sostenibilità).
Due parole sulla corsa. Secondo me vince Denis Menchov. Questa è la sua corsa, non si è sbattutto tanto quest'anno , nonostante la bella prova ad un Tour molto simile ai Mondiali di Calcio Sudafricani (brutti come la morte). Penso che questa possa essere la sua corsa, anche perché già l'ha vinta due volte.
Avversari?
I fratelli Schleck ci sono entrambi, magari Frank farà qualcosa di buono visto anche il riposo forzato nella Grand Boucle.
Luis Leon Sanchez, magari a botte di Pata Negra a Casa sua può far bene.
Roman Kreuziger, no è vero non ci credo manco io.
Carlos Sastre, magari se gli regge la pompa porta a casa una tappa.
Il mio Favorito: Vincenzo Nibali, mi sta davvero simpatico sto ragazzo che avrebbe fatto sicuramente bene al Tour al posto di quel polmone di Basso.
Nota d'obbligo per due che si daranno battaglia nelle volate: Alessandro Petacchi, nonostante le accuse a un giorno dal via è ancora fra i partenti, e Cannonball Cavendish che di smetterla quest'anno non pare avere voglia, dice che la Vuelta lo aiuterà a preparare il mondiale Australiano. Magari ha ragione lui, a me sembra scemo!

Nessun commento:

Posta un commento