giovedì 23 dicembre 2010

I Personaggi del Ciclismo. Oscar Pereiro, Serie C e Tour del 2006



Strana coincidenza. Mi reputo un grosso appassionato di sport. Di tanti sport. Passerei ore davanti ad un ottavo di Parigi Bercy, una semifinale di coppa Cev o un match allo Staple Center. Ma se vedo tornanti o pedate di serie C non mi staccherete mai dalla televisione, o come spesso accade, da stadio e bordostrada.
Così, mi capita di seguire spesso tappe di pianura del Tour De France o semifinali Play Off di Lega Pro. Certo qualche Gran Boucle mi è passata inosservata, perché il Lance Armstrong in versione Superman mi aveva un po' scocciato e nel primo anno del dopo Texano, 2006, mi approcciavo con la massima attesa alla corsa francese. Certo lo spettacolo non è stato proprio dei migliori, fra Operacion Puerto, rinuncia dell'Astana, fermo preventivo per Ivan Basso, Jan Ullrich, Alberto Contador e la squalifica finale per positività al testosterone del galoppino dell'abdicato Re, Floyd Landis.
Beh tornando a noi, il Tour del 2006 mi rimase in mente davvero poco, se non per la vittoria, presente giusto negli almanacchi, di uno spagnolo, Gallego per la precisione, davvero poco conosciuto: Oscar Pereiro. Il corridore della Caisse d'Epargne si è ritrovato nel Gennaio 2007 con un Titolo nella sua bacheca, senza champagne sui Campi Elisi né bacio della Miss, ma con un'assoluzione alla sua positività al Salbutamolo.
La carriera del corridore più fortunato degli ultimi tempi ebbe una sbandata di malasorte quando nel Tour del 2008 precipitò da un burrone di cinque metri durante la discesa del Colle dell'Agnello. Solo un omero rotto, ma la paura fece il resto relegando Pereiro fra gli ex corridori, anche se la sua carriera si conclude solamente al termine del 2010
Perché Peppe Granato ci racconta questa storia, mi chiederete? Semplice, oggi leggevo La Gazzetta dello Sport (ogni tanto qualche storia interessante si trova anche nella rosea) quando in fondo al quotidiano trovo la storia dello spagnolo. Dopo aver tagliato la bici a metà, il Gallego ha deciso di tornare al suo grande amore: il calcio. Scopro che il Giallo del 2006 in gioventù era stato un ottima ala destra, carriera abbandonata per dedicarsi all'asfalto. A quanto dichiara Oscar nell'intervista, la scelta, col senno, di poi non è stata felice, perché con il calcio, secondo lui, ci si diverte di più (come dargli torto). Così dall'inizio della stagione, il vincitore del Tour del 2006, veste la maglia numero 7 del Coruxo, terza serie spagnola, con ottimi risultati. Dirigenti, allenatore e compagni di squadra sono molto contenti di lui, che si allena duramente per tutta la settimana e in partita non si risparmia un attimo. Colpa dei residui della carriera da ciclista o merito della fatica sulle montagne?
Questo lo lascio giudicare, ma resta il fatto che calcio minore e ciclismo sono passioni non proprio così uniche.

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