domenica 24 ottobre 2010
Giro d'Italia 2011. Il protagonista è il Colle delle Finestre
Presentazione Giro d'Italia 2011. Il Giro del 150° anniversario dell'unità d'Italia. Tutti caldi e riuniti al Teatro Carignano di Torino due anni dopo la presentazione al Teatro la Fenice di Venezia. Diciamocelo chiaramente: a Peppe Granato queste sfarzosità non sono mai piaciute. La presentazione della corsa a tappe molti mesi prima della partenza, prevista per il 7 di Maggio, è solamente una sbrodolata di Gazzetta dello Sport e Rai che sembrano fare a gara a chi riesce ad avere le trovate peggiori del millennio per screditare il proprio nome.
Sabato la giornata si è arricchita da qualche intoppo, come un problema audio che ha impedito ai telespettatori di varie regioni italiane di ascoltare la voce dei propri beniamini e domenica il Roseo Quotidiano Meneghino è stato il solito trionfo di articoli inutili e interviste senza né capo né coda.
Ma vi domanderete: per quale motivo il buon Peppe perde tempo con questo evento se deve solamente sputarci sopra del mortifero veleno?
Beh Peppe Granato non può assolutamente esimersi dal parlare di queste nuova edizione del Giro d'Italia: perché sembra che sarà uno dei più difficili di tutti i tempi, altimetria alla mano; perché tutti dicono che sarà di gran lunga più appassionante del Tour de France, a mio parere ci vuole poco ma aspetto anche la loro di presentazione quando sicuramente L'Equipe metterà in campo, oltre al passato anche un certo tipo di professionalità conservata.
Da cosa mi deriva tutto questo entusiasmo per la corsa di quest'anno? Beh mi avete scoperto, lo devo ammettere. Quest'anno il particolare che tocca profondamente il mio animo da appassionato ciclista è la possibilità di rivedere la scalata al mitico Colle Delle Finestre.
Quella salita in Val di Susa che farà capolino alla penultima tappa della corsa rosa. Quegli ultimi nove chilometri di sterrato ad una pendenza media del 10%. Percorso fra ruscelli e alberi di castagno che nel 2005 la stampa europea non ha esitato a definire un inferno.
Questa sarà la seconda volta che il giro arriverà su una delle pendenze più aspre d'Europa e la cosa più interessante è che quest'anno, come nel 2005, i corridori dovranno affrontare anche la salita del Sestrière e con le gambe messe a dura prova dal Colle delle Finestre.
Sono sicuro che l'Inferno non mi farà dormire per diverse notti perché è uno dei pochi passi che regala le emozioni serie. Non mi interessa se sarà terreno per Scarponi, Riccò, Nibali, Basso o Di Luca ma ci sarà da divertirsi e il 28 Maggio non avete niente da fare raggiungetemi con un fiasco di grappa alla mano. Tanto sapete dove trovarmi.
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