Pauillac, 24 luglio 2010
Ce l'ha fatta Andy Schleck, ha tenuto, ha perso solo pochi secondi da Contador nella lunga cronometro di oggi e domani lo aspettano i campi elisi, come dire il paradiso, per un ciclista. Dopo il secondo posto del 2009 Andy Schleck vince la corsa a tappe più prestigiosa del mondo e a 25 anni entra far parte della storia del ciclismo.
Il lussemburghese dai modi gentili e ma dal carattere deciso aveva preso la maglia gialla già sulle Alpi ma aveva vacillato all'inizio dei Pierenei. Sembrava doversi inchinare al padrone designato, il mite Andy. E invece no. E invece c'è stato il Tourmalet, c'è stato lo spettacolo vero e s'è vista la classe di un campione. Anche sua maestà Alberto Contador (secondo in generale) s'è dovuto inchinare. Ritmo, sicurezza e classe. Se Contador aveva impressionato nel 2009 dovremo trovare un'altra parola per descrivere quello che ha fatto Schleck nel 2010.
Terzo in generale Gesink, che si conferma nell'ambitissimo ruolo di eterna promessa. Verde per Cavendish, che dopo un inizio stentato ha saputo tirar su la testa. Malissimo Armstrong, male Evans, malino Basso.
A parte le maglie e le magliette, le belle vittorie di tappa e le brutte cadute, più di tutti conta chi vince, e da domani il Lussemburgo avrà un altro eroe da mettere accanto a Marc Girardelli.
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