Tutta la verità sulla misteriosa morte di Giovanni Paolo II

Alla vigilia della beatificazione del Papa Polacco emerge una scomoda verità. A far insospettire uno scaltro osservatore che di nome fa Peppe e di cognome Granato è stata la reliquia scelta dagli alti prelati come simbolo dell'evento: una boccetta di sangue del vecchio e tremolante pontefice. Perché l'anziano vibrante discendente di Pietro si sarebbe fatto un salasso? La versione ufficiale è che il prelievo fosse stato fatto per tenere una scorta ematica in caso di emergenza. Pare che i vertici ecclesiali, con la scelta della reliquia, abbiano voluto dare un indizio al mondo sulla vera causa della morte dello shakerante figlio prediletto di Dio. Una voce che già in ambiente vaticano veniva sussurrata a mezza voce, e che il Vostro aveva captato nei suoi frequenti incontri con generose pie donne che di notte sapevano svestire l'abito talare per votare la propria devozione a ben altri idoli. Ebbene il decrepito oscillante vestito di bianco era solito praticare estenuanti sedute di cyclette. Egli infatti disponeva di una modernissima bicicletta da camera, su cui ogni sera impostava la distanza di 30 chilometri in falso piano al 4% e cercava di battere i suoi record personali. Gravato dalla malattia le sue prestazioni stavano tragicamente peggiorando, un fatto che il traballante ottuagenario alfiere di Cristo non riusciva ad accettare. Un giorno incontrò in udienza privata un giovane fedele, reso famoso da straordinari successi ciclistici in terra francese, che seppe pronunciare la parola che avrebbe messo fine alla vita de senescente tarantolato Principe del Vaticano. Autotrasfusione. Lo stagionato centrifugante Barone dei vescovi iniziò a farne uso smodato, fino a riempire il frigo di sacche sanguinescenti da spararsi in vena all'abbisogna. Finché il corpo non riuscì più a reggere un simile stress.

Sapete adesso con chi potete prendervela, voi figli della Chiesa, voi orfani del Padre, voi allegri papaboys e urlanti aguzzapali. Il vostro assassino ha un nome. Il suo nome è Riccardo Riccò.